Definizione

Informagiovani è un servizio pubblico che promuove l’informazione, l’orientamento e la partecipazione attraverso un piano integrato di comunicazione multicanale finalizzato alla crescita socio-culturale delle nuove generazioni

Storia breve

Il primo sportello Informagiovani sorge in Belgio sul finire degli anni ’60. Lo scopo: offrire ai figli degli emigrati possibilità concrete di ambientazione e di inserimento in una realtà a loro estranea.

In Italia il primo Informagiovani nasce nel 1982 a Torino e divenne ben presto il punto di riferimento per i giovani torinesi per reperire informazioni di interesse giovanile sui temi della formazione, del lavoro, del tempo libero, ma anche sulle opportunità di partecipazione sociale, sulla possibilità di viaggiare e sul lavoro all’estero.

Nel 1985, l’Anno Internazionale della Gioventù, giunge un documento conclusivo nel quale vengono fissate le cinque aree di intervento principali sulle quali fondare le politiche destinate ai giovani:

  • informazione, orientamento, consulenza;
  • scolarizzazione e formazione professionale;
  • ingresso nel mercato del lavoro, occupazione e imprenditoria;
  • salute e prevenzione delle tossicodipendenze;
  • cultura, creatività, tempo libero e mobilità.

Principi

  1. I centri e i servizi di informazione per i giovani devono essere aperti a tutti i giovani senza eccezioni;
  2. I centri e i servizi di informazione per i giovani si impegnano a garantire la parità di accesso alle informazioni per tutti i giovani, qualunque sia la loro condizione, l’origine, il sesso, la religione o la classe sociale. Attenzione speciale dovrebbe essere prestata ai gruppi svantaggiati ed ai giovani con bisogni specifici;
  3. I centri e i servizi di informazione per i giovani dovrebbero essere facilmente accessibili, senza necessità di appuntamento. Dovrebbero attrarre i giovani con un’atmosfera amichevole e orari di funzionamento che ne soddisfino le esigenze;
  4. Le informazioni disponibili si devono basare sulle richieste dei giovani e sui loro bisogni informativi percepiti. Dovrebbero abbracciare tutti i temi di interesse per i giovani ed evolvere costantemente in modo da trattare nuovi argomenti;
  5. Ogni utente deve essere rispettato come individuo e la risposta ad ogni domanda deve essere personalizzata. Tutto ciò dovrà essere fatto in modo da sviluppare le capacità degli utenti ad esercitare la loro autonomia e ampliare lo sviluppo delle loro abilità di analisi e di utilizzo delle informazioni;
  6. I servizi di informazione per i giovani devono essere gratuiti;
  7. Le informazioni sono fornite in modo da rispettare la segretezza e il diritto all’anonimato degli utenti;
  8. Le informazioni sono fornite in modo professionale da personale appositamente formato;
  9. Le informazioni offerte sono complete, aggiornate, precise, pratiche e di facile utilizzo;
  10. Deve essere compiuto ogni sforzo possibile per assicurare l’obiettività delle informazioni fornite mediante la pluralità e la verifica delle fonti utilizzate;
  11. Le informazioni fornite devono essere indipendenti da qualunque influenza di tipo religioso, politico, ideologico o commerciale;
  12. I centri e i servizi di informazione per i giovani si devono impegnare a raggiungere il maggior numero possibile di giovani con modalità efficaci e appropiate a gruppi e bisogni differenti, e con creatività e attenzone all’innovazione nelle loro scelte di strategie, metodi e strumenti;
  13. I giovani devono avere l’opportunità di partecipare, secondo modalità appropiate, alle diverse fasi del lavoro di informazione per i giovani, a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale.
    Queste possono includere, tra le altre: l’identificazione dei bisogni informativi, l’elaborazione e la diffusione delle informazioni, la gestione e la valutazione di servizi e progetti innovativi, le attività tra pari;
  14. I centri e i servizi di informazione per i giovani devono cooperare con altri servizi e strutture per la gioventù, specialmente nella loro area geografica e avviare un lavoro di rete con mediatori e altri soggetti che lavorano con i giovani;
  15. I centri e i servizi di informazione devono aiutare i giovani sia ad avere accesso alle informazioni fornite mediante le moderne tecnologie di informazione e comunicazione, sia a sviluppare la loro abilità di utilizzo;
  16. Ogni fonte di finanziamento per il lavoro di informazione per i giovani non dovrebbe in alcun modo impedire ad un centro o servizio di informazione per i giovani l’applicazione di tutti i principi di questa Carta.

© ERYICA – 2004 (traduzione a cura della Città di Torino, Segreteria del Coordinamento Regionale Informagiovani Piemonte e Valle d’Aosta)